Riporto la versione integrale dell’articolo della nostra collega e candidata, Marialuisa De Cia apparso su Italia Oggi in data odierna.

 

L’Odcec di Milano sull’importanza del ruolo di consulenza svolto dalla categoria

Competenze da valorizzare

Commercialisti più che qualificati in tema di lavoro

Marialuisa De CiaEssere artefici del cambiamento si può, si deve. È l’impegno concreto e fattivo di ciascuno che può portate a grandi risultati. E questa è l’esperienza di ben oltre tre anni di vita del Gruppo Odcec area lavoro, gruppo nato spontaneamente in un momento difficile della categoria, durante il commissariamento del Consiglio nazionale. La lungimirante visione di Lorenzo Di Pace, presidente della Commissione lavoro dell’Odcec di Roma, ha coinvolto oltre all’Ordine di Milano, i referenti dell’area lavoro degli Ordini di Torino, Firenze, Bologna e Rimini. Poche persone dislocate sul territorio nazionale hanno coinvolto circa 60 Ordini territoriali che hanno condiviso il progetto delegando un loro rappresentante che, a sua volta, ha coinvolto i colleghi commercialisti che si occupano della materia di lavoro. Perché il Gruppo? Perché da troppo tempo il commercialista del lavoro è stato ignorato all’interno della sua stessa categoria, non ha avuto supporti concreti e questa particolare specializzazione è stata considerata attività marginale e non di particolare rilievo. Proprio la legge 12/1979 all’art. 1 designa i soggetti abilitati alla consulenza del lavoro, riconoscendo a commercialisti e avvocati le stesse competenze degli allora neo costituiti professionisti della consulenza del lavoro. Or bene, il Gruppo Odcec area lavoro, ha avuto, ha e avrà tra i propri obiettivi la tutela e la difesa della pari dignità professionale. Per questo il Gruppo auspica che i consulenti del lavoro convengano sulla necessità di unire le forze per contrastare l’abusivismo, per garantire legalità e specializzazione ad una professione che è strategica nella realtà produttiva del nostro Paese. Chi opera nel mondo della consulenza del lavoro, commercialista, avvocato o consulente del lavoro che sia, conosce profondamente le esigenze delle imprese nella delicata gestione delle risorse umane. Ne conosce gli aspetti economici, le difficoltà interpretative, la fugacità delle norme, gli aspetti relazionali con i lavoratori e i loro rappresentanti, i baratri del costo del lavoro. Noi siamo nelle aziende e con loro viviamo i momenti di crescita e anche quelli più difficili. Negli ultimi anni abbiamo assistito, con professionalità e competenza, i nostri clienti colpiti dalla crisi, li abbiamo accompagnati per mano nelle riorganizzazioni aziendali, abbiamo valutato strategie organizzative per salvaguardare le professionalità delle loro risorse umane, cercando di mediare tra le esigenze di contrazione dei costi e la salvaguardia dei posti di lavoro. Nell’epoca degli incentivi, abbiamo affiancato le aziende nelle scelte espansive delle loro risorse umane, cercando, nel rispetto della legalità, di individuare le soluzioni più vantaggiose con analisi mirate e su misura per ogni realtà. I commercialisti del lavoro, al pari delle altre specializzazioni della nostra categoria, non possono esimersi dal quotidiano aggiornamento così come è d’obbligo l’approfondimento delle novità normative che, soprattutto in questo ultimo biennio, hanno cambiato il mondo del lavoro. Ed è per questo che la formazione e gli approfondimenti scientifici hanno un ruolo strategico. Il gruppo, infatti, ne ha fatto la propria missione. Superata la fase critica con l’insediamento dell’attuale del Consiglio nazionale, il Gruppo si è costituito in Comitato scientifico. Le finalità sono lo studio, l’approfondimento scientifico e tecnico-pratico della materia del lavoro nonché il supporto alla commissione nazionale commercialista del lavoro, quest’ultima composta da molti aderenti del gruppo. Nel corso di questo triennio in occasione delle assemblee periodiche, è stato possibile incontrare le Istituzioni per un confronto sui temi più attuali del mondo del lavoro, sono state presentate le nostre proposte sia nell’ambito della semplificazione che nell’ambito normativo. In tal senso, inoltre, il Gruppo ha presentato, insieme alla Commissione nazionale Commercialista del lavoro, emendamenti ai disegni di legge proponendo soluzioni più vicine alle esigenze delle imprese. Nell’ambito dei rapporti con le istituzioni, non vanno dimenticati i tavoli tecnici con l’Inps, incontri importanti che hanno permesso, e per-mettono, un confronto diretto al fine di perfezionare la comunicazione tra Istituto e professionista ma anche e soprattutto a evidenziare, per risolverle, le criticità che spesso emergono nella gestione pratica delle disposizioni normative. Oramai moltissimi Ordini territoriali hanno sottoscritto protocolli di collaborazione con l’Inps e Milano, nei giorni scorsi, ne ha siglato una integrazione. Grazie al Gruppo, con la sua presenza capillare sul territorio, è stato possibile conoscere e diffondere le buone prassi consentendo a un numero sempre crescente di professionisti, di avere uno strumento che regolamenti i rapporti reciproci con l’Inps. Oltre alle attività più istituzionali, il Gruppo si prefigge di supportare i colleghi commercialisti anche nelle problematiche quotidiane. Attraverso la propria pagina Facebook «Gruppo Odcec area lavoro» riservata esclusivamente ai commercialisti e che conta circa 1.600 membri, infatti, giornalmente ci si confronta su molteplici argomenti. Vengono pubblicati articoli, segnalati argomenti di approfondimento, scambiato opinioni e pareri, evidenziate criticità. Sul sito del Gruppo (www.odcecarealavoro.info), invece, agli aderenti sono messe a disposizioni check list, articoli di approfondimento scientifico scritti da colleghi e da esperti della materia. Va sottolineato ed evidenziato che tutto questo è il frutto della passione per questa particolare specializzazione che muove chi si è avvicinato al Gruppo. Non vi sono tornaconti personali né compensi economici, solo la consapevolezza che unendo le forze si può fare la differenza, che comunicare da nord a sud, da est a ovest del nostro paese, permette di essere una rete professionale che può e deve affiancare i commercialisti che si occupano di lavoro. Ed è per questo che il Gruppo esige che i vertici di categoria, anche in previsione della prossima tornata elettorale del Consiglio nazionale, si impegnino in prima persona e con determinazione, affinché si tuteli questa particolare specializzazione che, da fonti Inps, coinvolge almeno 21 mila commercialisti. Ed è proprio un rilevante numero di colleghi che sono impegnati, giornalmente, nella consulenza del lavoro, e per questo numero così rilevante, che è necessaria una attenzione sempre maggiore a chi guiderà nei prossimi anni la nostra categoria. Devono essere tutelate le competenze sia a livello normativo che nel riconoscimento delle aree di specializzazione. Il futuro è sempre più orientato verso la competenza specifica di settore, e la gestione delle risorse umane non è improvvisata ma è il frutto di un duro e serio percorso professionale. Questo percorso dovrà essere riconosciuto al pari di ogni altro settore specifico che caratterizza la professione e potrà essere anche un valido investimento professionale per i molti giovani che iniziano ora la loro carriera nel mondo della libera professione. Sarà, per loro, una opportunità lavorativa ulteriore, una specializzazione particolare per la loro carriera. Ed è per questo che è auspicabile che presto possano partire le Scuole di specializzazione, quella dell’area lavoro in particolare, specializzazioni finalizzate alla valorizzazione della professione per garantire competenze e preparazione. Oggi più che mai è necessario ribadire il ruolo centrale del professionista nella vita delle imprese anche per estirpare il mal costume dell’abusivismo. Chi si rivolge a millantatori deve sapere che non vi sarà un Ordine professionale che li tuteli né dal punto di vista disciplinare né dal punto di vista delle competenze e della preparazione. L’osservanza del codice deontologico che include anche l’obbligatorietà di polizze assicurative, la formazione obbligatoria e ancor prima un severo esame di abilitazione, sono garanzia, per le aziende che vogliono operare nel rispetto delle norme, di legalità e professionalità. Anche la lotta all’abusivismo dovrà essere uno degli obiettivi del prossimo Consiglio nazionale. Il Comitato scientifico, farà pressioni affinché la categoria venga tutelata per un futuro trasparente. Per questo motivo i colleghi sono invitati ad aderire al Comitato scientifico (www.odcecarealavoro.info) e a partecipare attivamente non solo ai lavori del Gruppo ma anche alle numerose attività che gli Ordini territoriali propongono. Ciascuno, con il proprio apporto, può fare la differenza per l’intera categoria.
Marialuisa De Cia